Zibaldone (Leopardi):“Quando tutto il mondo fu cittadino Romano, Roma non ebbe più cittadini; e quando cittadino Romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né Roma né il mondo: l’amor patrio di Roma divenuto cosmopolita, divenne indifferente, inattivo e nullo: e quando Roma fu lo stesso che il mondo, non fu più patria di nessuno, e i cittadini romani, avendo per patria il mondo, non ebbero nessuna patria, e lo mostrarono col fatto”.
Ho creduto di riconosscere la "causa prima" della nascita e caduta di Roma nella sua Religione; fu quella che formò il suo "carattere", la sua morale e un'etica condivisa. Su queste basi Roma realizzò la sua missione storica costruendo un modello politco ed economico che resse per mille anni plasmando la sua Civitas. La fase di caduta dell'impero Romano,qui in basso sintetizzata, credo sia molto attuale ..
Sotto la dinastia dei Severi, primi imperatori africani, l'Impero iniziava il lento declino. I princeps, che fino ad allora si ritenevano primi tra senatori, si fecero sempre più Dominus trasformando Roma in una monarchia di stampo militare (uno Stato autoritario) pagando molto bene l'Esercito per mantenere ordine e potere che quindi si rafforzava a scapito dell' economia produttiva (che veniva tassata per finanziarlo). E pur di aumentare le entrate (tasse) si concesse la cittadinanza romana a tutti con il servizio militare obbligatorio (tranne che per gli italiani). D'ora in poi l' Impero sarebbe stato in balia di legioni straniere pronte a battersi tra loro. Era un primo segnale della decadenza Impero.
Uno Stato autoritario di stampo militare, con casse statali in Deficit e tasse in aumento erano le basi di una crisi economica duratura che si cercò di risolvere coniando moneta (aumentare la quantità di moneta in circolazione con meno oro e più zinco).La svalutazione che ne derivò creò ovviamente il fenomeno dell'inflazione. Quando questa appare sulla scena sempre porta a problemi sociali interni e/o rivoluzioni come pure al disfacimento(interno) di Imperi che si erano pensati eterni. Il perché non é difficile capirlo: se le entrate(incerte) aumentano meno dei costi(certi) col tempo questi distruggono il potere di acquisto del ceto produttivo. L'effetto sociale dell'inflazione fu un impoverimento ulteriore dei contadini e una crescente polarizzazione tra le Elite (moralmente oramai corrotte e che vivevano di rendita) che si arrichivano sempre più a spese di quelle medio basse che si impoverivano. Altro segnale..
In aggiunta a questi elementi, le numerose epidemie, la mancanza di guerre di conquista su cui il modello di business Romano era fondato (scarseggiavano schiavi/manodopera gratuita e nuove entrate) e una popolazione che si faceva Cristiana portarono alla crisi demografica.
Aureliano dovette capire allora che il processo di assimilazione non funzionava più ( vi erano gruppi che non volevano integrarsi). Non potendo combattere su più fronti cominciò a cedere territori (la Dacia ai Goti, i più pericolosi) attaccando inverce Vandali e alemanni. Forse voleva solo ritardare la catastrofe finale ma ordinando che tutte le città dell' Impero si circondasero di mura e di fare assegnamento sulle proprie forze decretava di fatto l'abdicazione del potere centrale. Il Medioevo era alle porte.
Con Diocleziano Roma si vede espropriata del ruolo di Capitale con la scusa che queste dovevano essere vicine ai luoghi di pericolo. Capi' che l’Impero era ormai troppo vasto per essere gestito in maniera efficiente da un solo uomo. L’Impero venne suddiviso in quattro macroaree di governo.La Tetrarchia fu il suo esperimento politco di porre un argine .
Le moneta portava importanti messaggi politici nell'Impero. L'aureo (oro), il denario (argento) e il sesterzio raffiguravano le immagini degli imperatori e servivano come potente propaganda. La crisi politica e militare del terzo Secolo sfociò in ripetute crisi economiche e da allora gli Imperatori impararono a svalutare la Moneta per pagare truppe (Caracalla). Questo portò all' inflazione che l'imperatore Diocleziono cercò, senza successo, di arginare con la fissazione dei prezzi (famoso ma fallimentare l'editto dei dei prezzi massimi ). Con l''economia che diveniva altamente pianificata, la Nazionalizzazione delle industrie e la moltiplicazione della burocrazia i contadini venivano "fissati" al suolo, costituendo la Servitù della gleba. Tutto era previsto, controllato, regolato. Non ci si meraviglia se i cittadini romani dopo mille anni iniziavano ad uscire dal Limes per cercar rifugio tra i barbari invece del contrario. Era un altro potente segnale della fine imminente.
Costantino dette il colpo di grazia all'età pagana (anche se ne prese i simboli e l'intelaiatura guridico-amministrativa ) ed inaugurò quella cristiana(nel 313 fece promulgare l’Editto di Milano, con il quale si concedeva la libertà di culto ai cristiani). Pose anche fine alla Tetrarchia e riunificò l’Impero sotto il suo comando grazie alla vittoria sul rivale Massenzio, nella celebre battaglia di Ponte Milvio. Per far fronte ad un'inflazione dilagante conia una nuova moneta, il Solidus(da cui le parole Soldi e Soldato), come base monetaria di tutto sistema ma l' inflazione non era la causa dei problemi; era solo l' effetto. Il divario sociale quello che gli inglesi chiamano il "Wealth gap" (e che la nostra società sta oggi riscoprendo) si polarizza ancor più fino a quando la classe media scompare. La Società allora viene divisa in caste dove ogni categoria é ereditaria. E' l'inizio del Medioevo.
Nel 326 d. C. avvenne la storica decisione di costruire la nuova capitale dell’Impero, Nova Roma ad Oriente sul sito dell’antica città di Bisanzio grazie alla sua posizione strategica. Dal punto di vista dei commerci marittimi, la città controllava il flusso delle merci sul Mar Nero. Sul piano difensivo, invece, era circondata per tre lati dal mare, quindi era facile rifornirla e, con un’adeguata fortificazione, poteva essere ottimamente difesa dagli invasori. Costantinopoli nasceva ad immagine e somiglianza di Roma.
Trasferendosi a Bisanzio, Costantino si sottraeva anche all’influenza del Senato (ancora pagano) di Roma, che mal si conciliava con i suoi propositi politici(lui si era convertito al cristianesimo) .La nuova capitale dell’Impero romano venne inaugurata nel 330 d. C. Rispetto a Roma, Nova Roma era quattro volte più vasta. Cosi l’Oriente assunse un ruolo fondamentale nell’Impero romano, e con Costantino divenne il protagonista assoluto.
E alla fine Roma ,come Caput Mundi, cadde. Non aveva inventato quasi niente in filosofia, arte e scienza ma grazie al suo genio pratico ed organizzativo,alla sua Urbanistica ed alle sue leggi restò inarrivata per Secoli.Il Cristianesimo come Religione ufficiale ed il trasferimento della capitale a Costantinopoli ne constatarono la morte.Perché dunque cadde?
Cadde perché la sua Religione pagana che le aveva fornito le regole morali di condotta per realizzare la sua Idea (essere caput Mundi) era morta. Era stata il cemento su cui si fondò tutta la sua storia. Non venne abbatuta dal nemico esterno (goti, vandali ect) ma rosa lentamente dall'interno. "La vecchia aristocrazia, esempio di integrità coraggio e patriottismo (insomma il "carattere" romano) venne via via corroso dal vizio e dall'egoismo in un crescente vuoto materiale conseguente di quello morale si in cui si infiltravano gli stranieri dall' Oriente che Roma alla fine non riuscì ad assimilare ed assorbire (Indro Montanelli).
L'impero era al collasso e il nuovo "carattere" che emergeva tra i suoi cittadini era quello basato sulla Religione e morale cristiana. Gli ebrei le avevano dato un etica, la Grecia la filosofia, Roma la lingua e lo spitito pratico organizzativo. Roma cadeva ma già si rigenerava sotto i simboli della cristianità Cattolica.

Comments